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			 LIZA MINNELLI IN 
			CONCERTO AL TEATRO REGIO A TORINO
 Lunedì 10 novembre 2008 ha cantato al Regio Liza Mannelli con un 
			concerto di oltre due ore con canti e balli e il supporto di una Big 
			Band composta da dodici elementi e di un quartetto di 
			ballerini-cantanti.
 Figlia di Judy Garland, star di Hollywood e cantante di successo, e 
			del celebre regista cinematografico Vincente Minnelli, Liza ha 
			respirato arte sin da bambina. Esordisce già a tre anni nel film “In 
			the good old summertime” e nella sua grandiosa carriera si aggiudica 
			numerosi premi tra cui due Golden Globe e un Oscar per il capolavoro 
			musicale “Cabaret” del 1972, film vincitore di ben 8 premi Oscar. 
			Liza è certamente una delle figure più importanti dello showbusiness 
			del XX secolo e l’ultima vera stella, una di quelle rare figure che 
			mostrano con evidenza che sono nate per cantare e ballare. Chi non 
			la ricorda bellissima in “Cabaret” con il body, il cappello a 
			cilindro nero, reggicalze e rossetto scarlatto? Insomma una diva 
			ieri e ancora una superstar oggi. Un’artista completa che riesce 
			ancora a sorprendere e coinvolgere con la sua carica.
 Ha cantato fra i suoi più grandi successi come “Cabaret”, “Maybe 
			this time”, “And the world goes ‘round”, oltre naturalmente alla 
			celeberrima “New York New York”, tutti brani scritti su misura per 
			lei da due veri “mostri” di Broadway come John Kander e Fred Ebb, 
			autori anche del grandioso musical Chicago. Inoltre Liza ha dedicato 
			un affettuoso tributo alla sua madrina Kay Thompson, arrangiatrice e 
			vocal coach di Judy Garland, Frank Sinatra oltre che del padre 
			Vincente Minnelli, proponendo esaltanti pezzi del “Thompson’s act” 
			compresi numeri famosi come “I love a violin”, “Clap o’ your hands”, 
			“Jubilee time” e “Hello hello”.
 Un appuntamento irripetibile, realizzato dal Teatro Regio in 
			coproduzione con Set Up Live, «Una trionfante notte di grandi 
			canzoni e di ballo» come ha titolato il quotidiano inglese The 
			Telegraph dopo la sua recentissima esibizione a Londra.
 Laura Genovese
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