| 
					
						
							2 GIUGNO: CON LA FESTA 
							DELLA REPUBBLICA SI CELEBRA IL SESSANTESIMO 
							ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONEQuest’anno la festa della Repubblica si sposa con il 
							sessantesimo anniversario della Costituzione. Per 
							ricordare e celebrare la nascita del nostro 
							ordinamento democratico e la Carta che rappresenta 
							la base della convivenza civile, fissandone i 
							principi ed i fini dello Stato e regolando i 
							rapporti con e fra i cittadini, la Città di Torino 
							ha organizzato alcune iniziative, in collaborazione 
							con il Comando Regione Militare Nord, la Prefettura 
							di Torino, il Consiglio regionale del Piemonte, il 
							Comitato Resistenza e Costituzione e il museo 
							Diffuso della Resistenza e della Deportazione.
 
 Le cerimonie istituzionali si terranno lunedì 2 
							giugno alle 10.00 in piazza Castello con l’Alza 
							Bandiera e alle 18.00 con l’Ammaina Bandiera. 
							Saranno presenti autorità cittadine e militari. Al 
							mattino parteciperà l’assessore Alessandro Altamura.
 
 Sempre in piazza Castello alle 10.30 si terrà, alla 
							presenza del prefetto Paolo Padoin e dell’assessore 
							Alessandro Altamura, la cerimonia per la consegna 
							delle Onorificenze al merito della Repubblica.
 
 Un appuntamento atteso è il concerto dell’Orchestra 
							sinfonica nazionale della Rai, che a partire dalle 
							21.00 si esibirà in piazza San Carlo, il “salotto” 
							cittadino. Saranno eseguite le sinfonie di Giuseppe 
							Verdi, I vespri siciliani e La battaglia di Legnano; 
							Gioachino Rossini, Guglielmo Tell; Giacomo Puccini, 
							Preludio sinfonico in la maggiore; Tchaikovsky, 
							Capriccio italiano. Sul podio salirà il giovane 
							direttore d'orchestra milanese Giampaolo Bisanti.
 
 Anche il Museo Diffuso della Resistenza e della 
							Deportazione di corso Palestro 4, propone lunedì 2 
							giugno alle 10.30, alle 15.00 e alle 16.30, 
							Sessantannituttidunfiato, una lettura pubblica del 
							testo della Costituzione Italiana. I due attori 
							professionisti, Gianni Bissaca e Roberto Tarasco, 
							accompagnati dai giovani immigrati in servizio 
							civile volontario a Torino, leggeranno, inoltre, le 
							pagine dei lavori della Costituente, dai discorsi 
							tenuti in Parlamento per la promulgazione della 
							Carta Costituzionale e testi della letteratura a 
							commento e chiosa dei singoli articoli. L’ingresso è 
							libero.(ma.co.)
 ________________________________
 L'EVENTO
 
 Il Presidente Napolitano in occasione della Festa 
							della Repubblica: Un rinnovato sforzo della comunità 
							nazionale che poggi sui principi e gli indirizzi 
							della Costituzione che la Repubblica si diede 
							sessant'anni fa.
 Cittadini e istituzioni facciano la loro parte 
							nell'interesse generale.
 Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, 
							nella libertà e nella legalità
 L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica 
							rende noto il testo del messaggio che il Presidente 
							della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione 
							della Festa Nazionale della Repubblica ha rivolto 
							dalle sale del Quirinale in cui è ospitata la mostra 
							"L'Eredità di Luigi Einaudi": "Per voi che ascoltate 
							auguro innanzitutto che la festa del 2 giugno possa 
							rappresentare un momento di serenità. Ricordiamo in 
							queste settimane – con la mostra che vedete – la 
							figura di Luigi Einaudi, grande studioso, maestro di 
							vita civile e uomo delle istituzioni, che nel 1948 
							fu eletto Presidente della Repubblica. Ma questa 
							giornata è l’occasione per ricordare anche come 
							nacque, oltre sessant’anni fa, la Repubblica: tra 
							grandi speranze e potendo contare sulla volontà 
							allora diffusa tra gli italiani di ricostruire e far 
							rinascere il paese, in un clima di libertà, 
							attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e 
							unità. E’ qualcosa che vale la pena di ricordare 
							perché l’Italia, divenuta un paese altamente 
							sviluppato, avrebbe oggi bisogno di uno sforzo 
							simile, per la complessità dei problemi che sono 
							dinanzi alla società e allo Stato, in un mondo 
							profondamente mutato. Riuscimmo in quegli anni 
							lontani a risalire dall’abisso della guerra voluta 
							dal fascismo, e a guadagnare il nostro posto tra le 
							democrazie occidentali. E abbiamo poi superato tante 
							tensioni e prove. Non possiamo ora permetterci di 
							fare un passo indietro ; sapremo – ne sono certo – 
							uscire dalle difficoltà e farci valere ancora una 
							volta, grazie a un forte impegno e slancio comune. 
							Su quali basi un rinnovato sforzo della nostra 
							comunità nazionale debba poggiare, lo dicono i 
							principi e gli indirizzi della Costituzione che la 
							Repubblica si diede sessant’anni fa, in meno di due 
							anni dal referendum e dalle elezioni del giugno 
							1946. Ma non posso tacere la mia preoccupazione, in 
							questo momento, per il crescere di fenomeni che 
							costituiscono invece la negazione dei principi e 
							valori costituzionali: fenomeni di intolleranza e di 
							violenza di qualsiasi specie, violenza contro la 
							sicurezza dei cittadini, le loro vite e i loro beni, 
							intolleranza e violenza contro lo straniero, 
							intolleranza e violenza politica, insofferenza e 
							ribellismo verso legittime decisioni dello Stato 
							democratico. Chiedo a quanti, cittadini e 
							istituzioni, condividano questa preoccupazione, di 
							fare la loro parte nell’interesse generale, per 
							fermare ogni rischio di regressione civile in questa 
							nostra Italia, che sente sempre vive le sue più 
							profonde tradizioni storiche e radici umanistiche. 
							Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, 
							nella libertà e nella legalità, mettiamo a frutto le 
							grandi risorse di generosità e dinamismo che 
							l’Italia mostra di possedere. Buona festa della 
							Repubblica a tutte le italiane e gli italiani.
 |