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						LA FINANZA LOCALE IN 
						PIEMONTE: STRATEGIE SENZA CERTEZZEseminario di approfondimento
 
 Negli ultimi anni le politiche degli enti locali sono 
						state condizionate alla modificazione costante dalla 
						vasta normativa che interessa la loro azione e, in 
						particolare, dai vincoli introdotti dalle varie versioni 
						del Patto di stabilità interno che si sono succedute a 
						partire dal 1999. I provvedimenti annuali di controllo 
						di spesa, le leggi finanziarie, le continue riforme 
						fiscali, le diverse normative dei settori d’intervento 
						hanno reso infatti difficile, se non impossibile, per 
						gli enti locali, una efficace programmazione finanziaria 
						pluriennale. L’impatto dell’instabilità del quadro 
						istituzionale sulle politiche degli enti locali non è 
						però facilmente valutabile perchè sono numerose le 
						strategie finanziarie che gli enti possono seguire in 
						risposta a tali condizionamenti esterni.
 È possibile analizzare “in tempo reale” le reazioni dei 
						Comuni per cercare di individuare alcuni comportamenti 
						prevalenti rispetto alle politiche delle entrate, delle 
						spese, patrimoniali, del personale e suggerire eventuali 
						azioni di supporto e/o correttive a livello statale e 
						regionale? Un interessante esperimento in tal senso è 
						stato svolto dall’IRES Piemonte nel 2005 e nel 2007 
						attraverso una indagine qualitativa sulle strategie 
						finanziarie attuate da un campione di Comuni piemontesi 
						in risposta ai diversi vincoli imposti dallo Stato (IRES, 
						Le strategie finanziarie dei Comuni, Contributi di 
						ricerca n….218 , Febbraio 2008) che risulta 
						complementare rispetto alle tradizionali analisi di tipo 
						quantitativo sui bilanci degli enti locali. L’indagine 
						ha consentito di individuare un’ampia gamma: 53 
						strategie rispetto alle entrate e 44 rispetto alle spese.Emergono 
						gli aspetti positivi ma anche i possibili rischi in 
						termini di sostenibilità e trasparenza dei bilanci. A 
						titolo esemplificativo, sul fronte della spesa, si 
						segnalano le azioni positive per ridurre la spesa del 
						personale, cui si è accompagnato uno sviluppo della 
						spesa per collaborazioni, e la costituzione di uffici 
						unici in forma associata ma anche un crescente ricorso 
						all’esternalizzazione di alcuni servizi che a volte 
						costituisce una privatizzazione solo formale che mira ad 
						aggirare i vincoli del patto di stabilità; sul fronte 
						delle entrate, il recupero dell’evasione tributaria (in 
						particolare per l’ICI) ma anche l’utilizzo di una 
						significativa parte degli oneri di urbanizzazione per la 
						spesa corrente. In genere, però, si riscontra una forte 
						variabilità delle diverse strategie in relazione alle 
						dimensione degli enti. Vengono così confermati i 
						risultati degli studi economici applicati che hanno 
						sempre messo in luce che, per effettuare una diagnosi 
						dello stato di salute economica e finanziaria delle 
						amministrazioni locali, occorre tenere conto delle 
						principali differenziazioni riscontrabili al loro 
						interno (tra enti di differente dimensione, localizzati 
						in aree urbane e non urbane, in montagna, collina e 
						pianura ecc.). Le differenziazioni dimensionali e 
						territoriali delle politiche degli enti locali emergono 
						infatti anche a livello nazionale dalla lettura di 
						alcuni capitoli dell’ultima edizione (2007) del Rapporto 
						sulla finanza locale in Italia che aggiorna la 
						precedente che fu presentata al Salone regionale dell’ANCI 
						organizzato nel febbraio 2007 e che sarà distribuito 
						nell’occasione di questo seminario. Si tratta di uno dei 
						profili di analisi più rilevanti ai fini della 
						definizione e della valutazione delle politiche 
						pubbliche statali e regionali verso gli enti locali.
 Anci Piemonte e IRES Piemonte promuovono un seminario di 
						approfondimento per discutere queste tematiche al fine 
						di individuare azioni di supporto per i Comuni e per 
						valutare possibili nuove iniziative di analisi e ricerca 
						nel campo della finanza locale in Piemonte
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