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Torino,4 Luglio 2011 ANCE Piemonte (Associazione Nazionale Costruttori
Edili) Assemblea annuale
Presentato il IV Rapporto Congiunturale sull’industria delle
costruzioni in Piemonte: consuntivo 2010 e previsioni 2011
LA RICETTA DEI COSTRUTTORI: QUALITÀ NELLE PICCOLE COME NELLE
GRANDI OPERE. PROVVISIERO: “OCCORRE UN GESTO DI RESPONSABILITÀ
DA PARTE DI TUTTI PER FAR SÌ CHE LA QUALITÀ DIVENTI LA
PRIORITÀ”.
DAL 2008 AL 2011 GIÙ IL MERCATO DEL 17%.
IL 2010 SI CONFERMA UN ANNO TRAGICO: - 6,9 % NEGLI INVESTIMENTI,
- 20,5 % DI BANDI PUBBLICI,
-20% DI ORE LAVORATE
Oggi l’Ance Piemonte ha discusso di qualità a 360° durante il
convegno annuale dell’Associazione, in cui sono stati diffusi
anche i dati dell’edilizia piemontese a consuntivo del 2010 e le
previsioni per il 2011. «È fondamentale promuovere e far
crescere il ruolo dell’edilizia nel miglioramento degli standard
di vita moderni. Oggi il settore edile è indubbiamente più
sensibile alla qualità, alla sicurezza e alla sostenibilità
ambientale: è questa la strada su cui proseguire guardando oltre
la crisi - ha dichiarato Giuseppe Provvisiero, Presidente
dell’Ance Piemonte. La qualità in particolare è un tema che
crediamo debba essere esteso a tutti i settori: dalla spesa
pubblica alla progettazione, dalle imprese edili alla formazione
e agli istituti di credito. Occorre un gesto di responsabilità
per far sì che la qualità diventi la priorità per tutti i
soggetti coinvolti. La qualità deve trovare applicazione in
tutte le opere, siano esse piccole come la manutenzione di un
marciapiede, o grandi come la costruzione della Nuova Linea
Torino Lione».
Il tema della qualità è stato approfondito durante la tavola
rotonda a cui hanno partecipato Cino Zucchi, Ugo Cavallera,
Massimo Feira, Aldo Reschigna, Francesco Profumo, Andrea
Bressani, Vittorino Bombonato e Filippo Monge.
Questa la ricetta proposta dai costruttori piemontesi a fronte
di una situazione tragica che emerge dai dati contenuti nel IV
Rapporto Congiunturale presentato oggi: il 2010 ha visto un calo
negli investimenti del 6,9%. I bandi pubblici sono calati del
20,5%, passando dai 1.165 del 2009 ai 926 dell’anno scorso. Dal
2003 al 2010 la flessione è stata del 76,7%.
«Nonostante l’Italia registri una spesa pubblica rapportata al
Pil tra le più elevate d’Europa (52,5%) - ha proseguito
Provvisiero – destina agli investimenti fissi solo una modesta
parte (il 2,5% ).Occorre avviare una profonda rivisitazione dei
capitoli di spesa a favore degli investimenti fissi. Ecco cosa
intendiamo per qualità della spesa pubblica.
Anche a livello regionale occorre una maggiore attenzione alla
ripartizione delle risorse: riscontriamo un'eccessiva spesa
corrente e per la sanità e una sempre minore spesa per
investimenti.
Nell’auspicata direzione della qualità vanno: la prossima
costituzione dell’Unità tecnica per il Partenariato Pubblico e
Privato e la Legge regionale Cantieri-Sviluppo-Territorio, che
consente di programmare le ricadute sui territori interessati
dalla realizzazione di grandi infrastrutture. In relazione alla
Torino-Lione, per le tre discenderie già realizzate in Francia
l’86% delle imprese che hanno lavorato aveva provenienza
regionale. Dobbiamo attivarci per rispondere alla domanda che
verrà espressa dal cantiere principale».
Per quanto riguarda l’occupazione, la situazione è drammatica:
dal 2009 al 2010 il numero di ore lavorate ha subito un calo del
20%, Le ore autorizzate dalla CIG (Cassa Integrazione Guadagni)
nel settore hanno registrato una forte accelerazione, con una
intensità superiore alla media nazionale: tra il 2008 e il 2010
il numero di ore autorizzate è quasi quadruplicato, passando da
circa 2,3 milioni di ore a 8,5 milioni (+264,5% in Piemonte
contro il +156,9% dell’Italia). Nei primi cinque mesi del 2011
si registra un ulteriore incremento del 13,7% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente (+9,0% per l’Italia).
I costruttori piemontesi chiedono al Governo anche che vengano
sbloccate le limitate risorse già destinate, accelerando e
semplificando i processi di erogazione. Si tenga conto, ad
esempio, che solo il 5% (circa 30 milioni di euro) dei fondi
previsti dal CIPE destinati ad opere del Piemonte si è
trasformato in cantieri. Un’altra problematica è legata al
ritardato pagamento delle pubbliche amministrazioni: in Piemonte
i ritardi sono aumentati del 60% in 3 anni e il ritardo
registrato nel I semestre 2011 è quello più alto degli ultimi 10
anni. Ciò è derivato anche dai vincoli del patto di stabilità
che per il 2011 prevede un ulteriore irrigidimento delle
condizioni: i comuni piemontesi potranno infatti investire 400
milioni di euro in meno rispetto al 2010.
«Consapevoli del processo di cambiamento che le imprese devono
non solo accettare ma anche assecondare, riteniamo la
progettazione e la responsabilità dei progettisti il fulcro del
nostro lavoro e la base per qualsiasi confronto competitivo – ha
concluso il Presidente Provvisiero. Mi auguro che si possano
immaginare progetti, nuove parti di città, nuove soluzioni per
soddisfare esigenze di una popolazione in continuo mutamento.
Spero che tutto ciò possa essere il punto di partenza per
spingersi oltre: realizzare e utilizzare prodotti di qualità,
attenti all’efficienza energetica, alla bellezza architettonica
e alla sostenibilità ambientale».
L’ANCE PIEMONTE – Unione Edilizia del Piemonte e della Valle
d’Aosta rappresenta, attraverso le nove Associazioni
Territoriali di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,
Torino, Verbania, Vercelli e Aosta, le maggiori imprese di
costruzione edilizia operanti in Piemonte e Valle d’Aosta per un
totale di 1.500 imprese con circa 25.000 addetti: essa aderisce,
a livello nazionale, all’Associazione Nazionale dei Costruttori
Edili, con sede a Roma. L’attività dell’ANCE PIEMONTE è volta
principalmente alla promozione dell’attività edilizia in tutte
le sue componenti: edilizia residenziale privata, edilizia
residenziale pubblica e agevolata, infrastrutture ed opere
pubbliche, edilizia commerciale ed industriale.
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