Torino, 18 giugno 2011       S.2439
“MAESTRI DEL COMMERCIO”Sono 118 gli “Anziani del Commercio”
torinesi premiati domenica 19 giugno al Centro Congressi di Torino Incontra
In 118 riceveranno le “Aquile”. D’argento, d’oro o di diamante.
Sono questi i riconoscimenti con i quali, per tradizione (e nell’ambito di un evento che da sempre rappresenta per tutto il settore un appuntamento particolarmente atteso e di rilevante significato), il mondo di Commercio, Turismo, Servizi e Trasporti aderente ad Ascom-Confcommercio di Torino e provincia festeggia e premia i suoi “Anziani”. Quei “Maestri” (imprenditori o addetti) che possono a oggi vantare dai 25 ai 40 fino ai 50 anni di attività. Ai primi (in numero di 54) verrà assegnata l’ “Aquila d’argento”, ai secondi (33) l’ “Aquila d’oro” e a quanti vantano ormai il mezzo secolo di professione (31) l’ “Aquila di diamante”.
L’appuntamento organizzato da “50&PIU’- Torino” (l’Organizzazione degli Anziani del Commercio), in collaborazione con l’ Ascom torinese e il sostegno della Camera di commercio subalpina, si terrà, alla presenza delle Autorità locali:domenica 19 giugno, ore 10
presso il Centro Congressi di “Torino Incontra”, in via Nino Costa 8, a Torino
Presenti, fra gli altri, il presidente nazionale “50&Più – Fenacom”, Giorgio Re, e gli assessori al Commercio di Regione, Provincia e Comune, William Casoni, Ida Vana e Giuliana Tedesco.
“Dietro ogni ‘Aquila’ consegnata ai nostri Maestri del Commercio – ricorda Giancarlo Quaranta, presidente di 50&PIU’ Torino – si leggono tante piccole e grandi storie. Semplici, ma anche singolari e curiose. Ricche spesso di aneddoti e preziose memorie. Sono le storie di una vita passata dietro il bancone di un negozio, fatte di lavoro e spesso di non indifferenti sacrifici ma accettate sempre come sfida quotidiana – oggi soprattutto in tempi di non facile situazione economica – e come tali sicuramente esemplari per le giovani generazioni”.
“Ancora una volta – sottolinea da parte sua Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom torinese – premiare i nostri ‘Anziani’ del Commercio significa riconoscere il ruolo fondamentale che essi hanno costantemente saputo mantenere nel processo di trasformazione e di sviluppo economico e sociale e finanche urbanistico del territorio. Dove non c’è commercio, non c’è vita o per lo meno si riduce di molto la vivibilità dei nostri quartieri, delle nostre città e dei nostri paesi. Alzare, ogni giorno, le serrande delle nostre botteghe non è - e mai ha da essere- un semplice gesto vissuto in modo banale. La serranda alzata giorno dopo giorno, pur a costo di enormi sacrifici, è sempre luce viva che si accende su un angolo di città; spesso anche un gesto di coraggio che questi nostri ‘Maestri’ lasciano alle nuove generazioni e a tutti noi in preziosa eredità”.

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