TEATRO STABILE TORINO
PRESENTAZIONE STAGIONE 2008/2009
«È veramente un piacere e un onore - dichiara Evelina
Christillin, Presidente della Fondazione del Teatro
Stabile di Torino - a meno di dodici mesi
dall’insediamento del nuovo Consiglio d’Amministrazione,
poter presentare al pubblico e alla stampa la Stagione
2008/2009. La guida artistica del Teatro è stata assunta
da Mario Martone, regista di chiara fama e di
brillantissima carriera, noto in tutto il mondo anche
per le sue attività in campo cinematografi co e
operistico. L’ingaggio di Martone è stato salutato con
entusiasmo e con grandi aspettative da tutta la squadra
dello Stabile, ma non solo. I Soci Aderenti, i
Sostenitori, gli sponsor, la stampa e tutto il mondo
artistico e culturale locale e europeo hanno infatti
accolto con estremo interesse e con grande fi ducia
l’arrivo del nuovo Direttore, e credo che il lavoro
sintetizzato nella sua prima stagione che oggi
presentiamo sia la testimonianza migliore di come le
aspettative di tutti siano state ben riposte».
Il
programma ideato dal nuovo Direttore è fortemente legato
a Torino: una Città che, per sua stessa ammissione, ha
sempre profondamente amato in quanto artefi ce prima del
processo unitario; una città autentica, che non ha paura
di mostrare i suoi contrasti e le sue ferite, ma che, in
questi ultimi anni, si è saputa radicalmente trasformare
e reinventare imponendosi sul piano nazionale come
esempio per la sua forza e la sua capacità di
cambiamento; una città, dunque, ricca di suggestioni e
di provocazioni in cui il teatro e i teatri sono
chiamati ad essere coprotagonisti di un momento di
importante rinascita.
«Un
grande teatro - afferma Mario Martone - non può avere
una dimensione europea se non ha solide radici
cittadine. È a Torino, e alla raggiera di teatri che
compongono il suo Stabile, che questo programma è
dedicato. Innanzitutto, ho pensato che bisognasse dare
un’identità defi nita a questi spazi, così diversi gli
uni dagli altri, e i diversi campi d’azione del teatro
si sono rivelati i più utili strumenti a questo scopo.
Gli attori al Carignano, i registi alle Limone, gli
autori al Gobetti, la contemporaneità al Vittoria, i
grandi allestimenti al Nuovo, il laboratorio all’Astra,
non sono che linee guida per creare una griglia chiara,
leggibile dagli spettatori e dagli artisti e in cui gli
spettacoli non si ammassino alla rinfusa come oggetti
sugli scaffali di un supermercato, ma creino un disegno
generale che emerga in modo naturale proprio dal loro
stare insieme».
Non
esiste città senza teatro e non esiste teatro senza
città: questo il binomio che per Martone non è possibile
disgiungere; questo il punto di partenza di un progetto
artistico attento alle pulsioni del territorio e aperto
ad un confronto e ad un dialogo costanti. Un’idea
ambiziosa che vuole dare vita a una sorta di teatro
collettivo e pluralista, rivolto a pubblici diversi per
composizione non solo generazionale, ma anche sociale;
un teatro, per sua stessa defi nizione, “assembleare”.
Anche
la programmazione è entrata a far parte di un percorso
nuovo che non la vede disgiunta dall’ambito della pura
ospitalità. Il principio di questa concezione artistica
è che ogni teatro sia fondamentalmente ciò che produce e
ciò che ospita e che tutto entri a far parte di un unico
disegno. La scelta degli spettacoli ospiti è dunque
direttamente legata alla produzione interna. Un vero e
proprio dialogo fra le diverse proposte in campo: non
solo fra i singoli spettacoli, ma anche e soprattutto
con il pubblico chiamato a scegliere e verso il quale
deve mantenersi sempre attiva e costante l’attenzione
dello Stabile.
L’inizio del 2008, oltre all’arrivo di Mario Martone
alla guida del Teatro Stabile, è stato caratterizzato
dal signifi cativo ritorno della Provincia di Torino,
che è entrata a far parte della Fondazione in qualità di
Socio Aderente, e dal ruolo assunto da Fiat Group che ne
è diventato sponsor principale. Accanto a loro, i
Fondatori e partner di sempre, che con continuità e
passione sostengono il lavoro artistico e progettuale
dello Stabile: la Città di Torino, la Regione Piemonte,
il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la
Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e la Città di
Moncalieri.
LE
PRODUZIONI DEL TST
A
dimostrazione di quanto sia fondamentale la sinergia e
il dialogo con la città di Torino, le nuove produzioni
dello Stabile, proposte da Mario Martone, sono
caratterizzate da precise implicazioni con soggetti,
fatti, realtà che del territorio sono espressione e in
questa lettura gli spettacoli, come i teatri, si
identifi cano secondo un preciso percorso. Lo spettacolo
di apertura della Stagione sarà affi dato a Pippo
Delbono che presenterà la sua nuova produzione, La
menzogna, in prima assoluta, alle Fonderie Limone, dal
21 ottobre al 2 novembre 2008. Delbono ha intuito
l’importanza che Torino, col suo passato e la sua
trasformazione attuale, può rivestire in questo momento
di passaggio così cruciale dal punto di vista politico,
e ha aderito non solo all’idea di far nascere qui il suo
spettacolo, ma di farne per Torino una versione
speciale, un debutto che sia anche un pezzo unico.