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Registrato al Tribunale di Torino n° 5608 - 10/06/2002
Direttore Responsabile : Antonio Chiarenza
Torino,22
ottobre 2009 Il 25 ottobre il PD sceglie il suo segretario
tra Pierluigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino
Eugenio Scalfari spera che il 25 ottobre vadano a votare persone
consapevoli di quello che fanno, va bene anche scheda bianca purché
si voti.
L’11 ottobre il giorno del congresso c’erano molti assenti, Romano
Prodi ha mandato un messaggino, dicendo che non andava,Francesco
Rutelli stava male, il ministro degli interni Giuliano Amato non
c’era neanche lui,Walter Veltroni era andato in Tv a presentare un
suo libro.
Gli amministratori locali sono gli unici dentro al partito a
esercitare un vero potere. Sergio Chiamparino è perplesso, si sente
a disagio in questo partito, forse voterà scheda bianca, invece il
sindaco veneziano Massimo Cacciari è molto demoralizzato e non
capisce perché la gente dovrebbe andare a votare, sogna un partito
democratico liberale, invece il sindaco di Firenze non si è espresso
dicendo di essere dalla parte del PD del 26 ottobre cioè del partito
del giorno successivo alle primarie.Ci sono differenze politiche tra
Bersani,Franceschini e Marino. Le differenze sono queste: solo
Marino è a favore dell’abolizione del valore legale della laurea e
punta sulla riduzione delle tasse, sempre Marino ha una posizione
netta sul testamento biologico imperniata sulla volontà del malato,
vorrebbe il salario minimo fissato per legge e uguale su tutto il
territorio nazionale,invece Bersani e Franceschini lo vorrebbero per
via di contratto. Invece Franceschini aumenterebbe i posti in
carcere.Solo Berani e Franceschini sono contrari all’adozioni da
parte di coppie omosessuali.Sono solo due le cose a cui sono
d’accordo tutti e tre:si al voto degli immigrati, no alla
separazione delle carriere dei magistrati.
Laura Genovese