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18/20 agosto - Lago Grande di Avigliana (To)


Si sono chiuse, dopo il prologo di domenica e le prime gare di ieri, le due intense giornate riservate ai Test Event del Volo Libero, sul Lago Grande di Avigliana (To). Grande spettacolo favorito dalle perfette condizioni atmosferiche. I primi atleti a misurarsi erano stati in prima giornata gli interpreti della specialità dello speed – run (velocità con deltaplano ad ali flessibili). Partenza dal colle Braida ed arrivo, dopo aver superato i piloni posti sulle pendici del monte e gli ultimi, sul Lago, in un’apposita zattera (prima assoluta a livello internazionale) ubicata davanti alle tribune allestite dall’organizzazione e dal Comune di Avigliana presso il Centro Velico di Corso Laghi 282. Fin dal mattino le partenze si erano succedute così come l’arrivo interessato del pubblico. Ad imporsi era stato l’austriaco Wolfgang Siess che aveva concluso il proprio percorso in 3 minuti 29 secondi e 65 centesimi, precedendo l’azzurro Alex Ploner, altoatesino e già campione mondiale a squadre nella specialità “ali rigide”. Ploner aveva fatto registrare un tempo complessivo di 3 minuti 35 secondi e 22 centesimi. Terzo l’altro austriaco Seppi Salvenmoser, davanti ad altri due deltaplanisti azzurri, Ignazio Bernardi e Davide Guiducci. Lo spettacolo era poi proseguito con le prime due manche dell’Accuracy (atterraggio di precisione con il parapendio), concluso oggi con le seconde due. I migliori si sono rivelati degli autentici “cecchini” con atterraggi perfetti al centro della zattera galleggiante. Ancora in prima giornata era maturata la graduatoria definitiva della prova di acrobazia in singolo con il parapendio. A salire sul gradino più alto del podio era stato l’ungherese Gabor Kezi che aveva preceduto uno dei pronosticati della vigilia e sicuro protagonista nei World Air Games del prossimo anno, lo spagnolo Felix Rodriguez. Minima la differenza tra i due. Il magiaro aveva ottenuto dai tre giudici un punteggio globale, compresi quelli relativi all’interpretazione artistica e alla pulizia del gesto di 79,17. L’iberico era giunto “a ruota” con 78,99 punti. Terzo il tedesco Xandi Meschuh, con 78,56 punti. Erano 28 gli atleti in gara. Il primo degli azzurri era risultato Massimo Dall’Oglio, 20°. In classifica anche Enrico Patuzzi, 23°. Oggi belle immagini anche con i protagonisti dell’acrobazia con deltaplano. Ai primi due posti si sono piazzati due deltaplanisti italiani. Sul gradino più alto del podio è salito il bresciano Ignazio Bernardi, al quale i giudici hanno assegnato 1.598 punti al termine della performance. Secondo è risultato Alex Ploner, che ha chiuso con 1.548 punti. Terzo il francese Raymond Laux, con 1460 punti e quarto l’elvetico Florian Daven (1054 punti). Una prova propedeutica in vista dei World Air Games del 2009, come ha precisato il CT della nazionale azzurra di deltaplano, Marco Borri: <<Abbiamo testato ciò che intendevamo testare e questi due giorni sono stati molto importanti in chiave Giochi Mondiali dell’Aria 2009. Ritengo di buon valore tecnico, considerando la “prima” ad Avigliana, le prove dei due azzurri>>. Molto soddisfatti gli organizzatori: <<Sono stati due giorni di test event probanti – ha sottolineato Pierluigi Duranti, responsabile dell’area sport dei Giochi Mondiali dell’Aria di Torino 2009 – che ci hanno permesso di verificare la bontà del percorso di gara, per quanto concerne lo speed run, le tecniche di ripresa e trasmissione dati a terra, gli aspetti logisitici e d’insieme dell’evento. Una nota di merito allo staff, che sta lavorando sinergicamente e teso all’obiettivo del perfezionamemto della macchina in vista del 2009. Si sono anche testati gli aspetti della sicurezza legati alle diverse discipline del deltaplano e del parapendio. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente, vedi per esempio il posizionamento della giuria su di un gommone elettrico. I giudizi degli atleti sono stati tutti positivi. Il percorso è tecnico, avvincente e spettacolare. La scelta del Lago di Avigliana e delle pendici che lo circondano si è dunque rivelata felicissima. Anche la risposta del pubblico è stata di assoluto livello e siamo certi che lo sarà ancora di più nel 2009 >>. Entusiasta anche Alex Ploner, secondo classificato nella prova di speed run e in quella di acrobazia con deltaplano, plurititolato in Italia e nel mondo, bastino a confermarlo i recenti titoli iridati, individuale e a squadre, conquistati in Umbria ad inizio agosto: <<Un teatro naturale affascinante – ha detto il campione – quello del Lago di Avigliana per due specialità come le nostre, deltaplano e parapendio, che amano esternarsi “in natura”. Bello il percorso di gara, tecnico e avvincente. Con le ali flessibili le performance sono più scenografiche e speriamo che il pubblico abbia apprezzato e apprezzi lo spettacolo sempre più. Sono questi momenti importanti per la visibilità del nostro sport>>. Cosa vuole fare Ploner in ottica Wag 2009?: <<Esserci e ben figurare!>>. E non potrebbe avere altre ambizioni il pluricampione, classe 1976 nativo di Bressanone, che nel suo palmarese di sportivo vanta anche 11 titoli italiani con la motoslitta. Stesso credo di Ignazio Bernardi, bresciano, primo oggi nell’acrobazia con deltaplano: <<Spero di ripetermi il prossimo anno – ha affermato al termine – e fin d’ora pregusto il momento. Per essere competitivi con gli stranieri dovremo allenarci, allenarci ed ancora allenarci>>. Detto da chi insegna parapendio e da oltre 30 stagioni si cimenta con la disciplina (fa anche il collaudatore di deltaplani n.d.r.) non si può che credergli! Anche oggi una considerevole cornice di pubblico, assiepato sulla tribuna in area centro velico e sull’intero lungolago ha dimostrato di apprezzare lo spettacolo offerto dal volo libero. Occhi all’insù anche per le peripezie dei parapendisti di copia (syncro). In testa hanno chiuso il tedesco Xandi e l’austriaco Bernd, del team Against The Grain; secondi i francesi Aimard e Rousset del Funkee Teen Stin. Sul terzo gradino del podio gli spagnoli Llorens e Rodriguez (Sat Attack). I primi azzurri sono stati Dall’Oglio e Patuzzi, decimi, all’esordio nella specialità di coppia e più che competitivi. In totale sono stati 52 gli atleti scesi in gara nella due giorni, in rappresentanza di 13 nazioni, compresa l’Italia. In lizza americani, croati, tedeschi, svizzeri, serbi, ungheresi, inglesi, bulgari, lituani, turchi, francesi, sloveni. Tra le stelle anche il campione mondiale di Accuracy, lo sloveno Feraric e, nella stessa specialità, la campionessa europea in carica, la serba Biconin. La palla passa ora ai Test Event degli ultraleggeri, programmati in settembre presso l’Aeroporto di Torino – Collegno Aeritalia.


Breve quadro sulle discipline in concorso:

Parapendio: acrobazia in singolo

Da un elicottero si sganciano i concorrenti (circa 20), uno per volta. Ciascuno esegue un tema di acrobazia assegnatogli precedentemente dalla giuria e arricchito nonché spettacolarizzato dall’utilizzo di fumogeni e musiche.
Il tema ha termine con l’atterraggio di precisione su di una zattera posizionata sul Lago Grande di Avigliana, davanti alle tribune che ospitano il pubblico. La gara, come le altre 2 di parapendio e le 2 di deltaplano, consta di 1 prova.
La vince chi, in base alla valutazione della giuria, formata dal presidente e da 3 giudici internazionali, ha eseguito meglio le figure assegnate.

Parapendio: acrobazia syncro (in doppio)

Due parapendisti vengono lanciati contemporaneamente o quasi dall’elicottero e devono portarsi, come nella gara A, verso la verticale del Lago e iniziare lo svolgimento del tema assegnato. Alto il livello di spettacolarità poiché con alcune figure (vedi la spirale) le vele dei due protagonisti si toccano. L’esercizio parte da 800 metri di dislivello, con l’elicottero che porta i parapendisti a quota 1200 metri. I due atleti atterrano insieme o con pochissima differenza temporale sulla zattera. Possono compiere ulteriori evoluzioni in atterraggio e acquisire altri punti.

Parapendio: precisione di atterraggio (Accuracy)

Sono circa 20 i piloti in gara. Partono da una zona chiamata Olimpo 1 (a 650 metri di altitudine circa sopra Valgioie). Compiono un volo rettilineo verso il pubblico. Quindi giungono sul Lago preparando un atterraggio di precisione sulla zattera. In questa specialità ci si gioca la vittoria al centimetro (un apposito sensore registra il tocco del piede del parapendiista sulla zattera, sullo stile di quanto accade nel paracadutismo).

Deltaplano: Acrobazia con deltaplano ad ali flessibili

Il deltaplano viene portato in quota mediante un ultraleggero, ad 800 metri sulla verticale del Lago Grande. Da questo punto ha inizio lo svolgimento del tema di gara. Si tratta di una prova a singolo, con esecuzione di manovre a tema più veloci rispetto a quelle del parapendio. Sono 12 i concorrenti e la prova è open. L’anomalia rispetto alle prove tradizionali, anche in campo internazionale, è legata all’atterraggio sulla zattera.

Deltaplano: Velocità con deltaplano ad ali flessibili

Si tratta di una prova con caratteristiche simili a quelle della discesa libera nello sci. Il decollo avviene con sgancio da ultraleggero, partito dal campo volo di Vaie, a 1300 metri circa sulla verticale della Sacra di San Michele. I deltaplanisti devono effettuare uno slalom intorno a punti di virata, detti piloni (5) visualizzati sulle pendici del monte prospiciente il lago attraverso dei palloni frenati. Essi hanno la stessa valenza tecnica delle porte direzionali utilizzate in discesa libera. Se il concorrente ne salta uno viene squalificato. L’atterraggio rappresenta un momento altamente spettacolare della prova. Il deltaplanista deve passare sotto una porta alta 10 metri e larga 15 posta sul lago (un passaggio a pelo d’acqua) quindi compiere una virata di 180 gradi e fare un atterraggio di precisione sulla zattera. Vince chi compie il tragitto in meno tempo e atterra perfettamente. In caso di atterraggio errato si perdono punti.
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