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Martedì Salute 2006
A tu per tu con gli esperti per essere in forma ad ogni età
Conoscere per prevenire e in questa direzione continua l’impegno dei Martedì Salute, con il primo ciclo di incontri aperti al pubblico della stagione 2006.

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Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Torino e FIMMG

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con il Patrocinio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino e dell’Ordine Provinciale dei Farmacisti di Torino

invitano a...

Martedì Salute 2006

A tu per tu con gli esperti per essere in forma ad ogni età

Conoscere per prevenire e in questa direzione continua l’impegno dei Martedì Salute, con il primo ciclo di incontri aperti al pubblico della stagione 2006.

Il quinto degli otto previsti incontri che si svolgono a L’Agorà Centro Congressi Unione Industriale di Torino, MARTEDI’ 21 MARZO alle ore 10, è su "Il termalismo di ultima generazione". Argomento che, anche alla luce del successo del cosiddetto turismo termale, interessa grande parte della popolazione.

Giancarlo Isaia, Direttore U.O. di medicina Malattie Metaboliche dell’Osso, Università di Torino; Pietro Barbieri della Scuola di Specializzazione in Idrologia medica dell’Università degli Studi di Pavia, illustreranno i benefici di questa tipologia curativa, la ricerca condotta sull’argomento e le patologie per le quali è maggiormente indicata.

Oggi le strutture termali ospitano persone di tutte le età, in passato vi si recavano prevalentemente anziani. Il tipo di cura più richiesto è quello di tipo inalatorio, cioè legato alle patologie dell’apparato respiratorio. Ma si rileva un notevole afflusso di persone con problemi locomotori, cardiovascolari o con necessità di tipo riabilitativo.

Infine, non dimentichiamo che le terme stanno diventando sempre più una meta importante per chi vuole combattere lo stress e l’ansia.

Il calendario degli incontri presenta molte interessanti novità, accanto a temi già noti ma che meritano di essere ribaditi sia per la loro importanza, sia per rendere pubbliche le più recenti scoperte in campo diagnostico e terapeutico. Si parlerà dei traguardi che la medicina può raggiungere grazie all’impiego delle cellule staminali, di diffuse patologie psichiatriche legate all’eccesso e alla perdita di controllo, delle novità diagnostiche e terapeutiche per chi soffre di colite, della prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari, dei benefici del termalismo, dei rischi per la salute legati all’inquinamento atmosferico, delle cause e manifestazioni della psoriasi, di quanto e come sia possibile evitare il contagio da herpes.

Gli incontri a cadenza settimanale (ogni martedì alle ore 10), aperti a tutti ad ingresso gratuito, mantengono inalterata la formula che negli anni ha contribuito a creare fedeltà nel pubblico e ad avvicinare un numero sempre crescente di persone: specialisti (spesso docenti universitari) di fama internazionale; linguaggio che sacrifica la terminologia strettamente medica per rendere comprensibili a tutti anche i concetti più ostici; particolare attenzione a tutti gli aspetti della prevenzione; divulgazione dei risultati di ricerche scientifiche e di dati statistici generalmente accessibili solo agli "addetti ai lavori"; partecipazione attiva del pubblico attraverso domande mirate ai relatori.

Il primo incontro di questo ciclo si è aperto con l’incontro del 21 febbraio "Cellule staminali: quali le reali potenzialità", con Franca Fagioli, Responsabile Centro Trapianti Cellule Staminali e Terapia Cellulare, Ospedale Regina Margherita-Università di Torino; Sebastiano Marra, Responsabile S.C. Cardiologia 2, ASO San Giovanni Battista di Torino; Giuseppe Saglio, Professore Ordinario di Medicina Interna, Università di Torino; Corrado Tarella, Professore Ordinario di Ematologia, Università di Torino.

Un tema delicato e controverso, che merita di essere diffuso perché incarna una nuova frontiera nella cura di numerose patologie importanti. Inoltre è fondamentale porre freno ad allarmismi alimentati da erronee teorie: "Il rischio che tutti paventano di "clonare" il genere umano e di ridurre l'umanità ad un gregge di pecore Dolly, in realtà è molto, molto remoto. – sottolinea Giuseppe Saglio - Infatti si deve fare i conti non solo con la sequenza del DNA, ma anche con le modificazioni "epigenetiche" a cui il DNA va incontro durante il differenziamento, lo sviluppo e l'invecchiamento e queste quasi sempre non sono facilmente revertibili. Questo spiega perchè gli animali clonati in realtà nascono già "vecchi"".

Le cellule staminali, rintracciabili nel midollo osseo e nel sangue placentare, non sono l’ingrediente per esperimenti dalle suggestioni fantascientifiche; in realtà potranno essere utilizzate nella medicina rigenerativa anche per "riparare" i danni cardiaci o neuronali. Gli studiosi non possono che rivelare l’entusiasmo per la possibilità di curare malattie come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, ma anche l’ictus, il diabete, le malattie cardiache e la distrofia muscolare. Ma il condizionale è d’obbligo: "Non ci sono ancora certezze assolute su quanto e come serviranno le cellule staminali. – afferma Corrado Tarella - Fino sono state utilizzate, anche con buoni risultati, in campo ematologico (nelle leucemie, nei linfomi, nei mielomi). In tutto il mondo sono in corso una serie di sperimentazioni, ma si è ancora in fase di sviluppo".

"Al momento – spiega Franca Fagioli – la reale necessità sanitaria legata all’utilizzo delle cellule staminali è legata al trapianto in ambito leucemico. Ricordiamo che, in pediatria, si ammalano di leucemia circa 400 bambini all’anno, di questi circa un terzo necessita di trapianto: per alcuni viene utilizzato il midollo osseo, per altri il sangue placentare."

E’ necessario non creare false speranze o, per ora, un eccessivo entusiasmo. La sperimentazione sta procedendo anche in Italia e nello specifico a Torino, ma non si può parlare di risultati definitivi. Certo c’è un intenso lavoro, ad esempio, in ambito cardiologico, dove i medici impegnati nella sperimentazione seguono due precisi filoni: "Uno è la cardiopatia evoluta verso lo scompenso cardiaco; - spiega Sebastiano Marra, impegnato in prima persona nella sperimentazione - l’altro è quello della cardiopatia acuta, ossia l’infarto acuto con un danno in acuto che avviene in una zona ben determinata del cuore. Sono due gruppi di pazienti che possono potenzialmente beneficiare dell’impiego delle cellule staminali. Purtroppo questi studi hanno risonanze notevoli e si crea la schiera degli scettici, quello degli entusiasti… il vero problema è che, come tutto ciò che riguarda la ricerca scientifica, abbiamo fasi di entusiasmo ed altre di abbattimento. E’ un continuo imparare. Posso affermare che siamo in una fase di grande divenire culturale ma non bisogna aspettarsi risultati clinici immediati".

A SEGUIRE LE TEMATICHE…

Bulimia, gioco d’azzardo, esasperato bisogno di lavarsi continuamente o di tenere tutto sotto rigida sorveglianza sono sintomi di perdita o eccesso di controllo. Il campo di competenza è quello psichiatrico e saranno quindi illustri psichiatri, Filippo Bogetto, Direttore Dipartimento Salute Mentale Torino 1 Sud, e Giuseppe Maina, Professore Associato di Psichiatria Università di Torino, ad affrontare l’argomento durante l’incontro del 28 febbraio "Il controllo: eccesso e perdita".

"Problemi relativi all’eccesso riguardano almeno il 2% della popolazione e sono in aumento, ma recentemente non sono state stilate statistiche su larga scala. - afferma Giuseppe Maina - L’eccesso incomincia soprattutto in giovane età (nel maschio in età adolescenziale 15-20 anni, nella femmina un po’ dopo, cioè attorno ai 20-25 o 30 anni). Il sintomo può colpire chiunque, ma solitamente si tratta di situazioni transitorie… in caso di peggioramento sfocia in patologia. Riguardo alla perdita di controllo la stima sale, perché se inseriamo nel gruppo i disturbi di panico e le bulimie, entriamo in un campo che può comprendere fino all’8% della popolazione. Inoltre, s’incontrano non poche difficoltà a raccogliere dati precisi perché esiste un notevole sommerso: molti non si raccontano, l’esempio emblematico è quello dei giocatori d’azzardo".

Importanti novità riguardano la diagnostica per le coliti infiammatorie. Ne parleranno il 7 marzo, durante l’incontro intitolato "La colite: un intestino in fiamme o solo irritabile?", Angelo Pera, Direttore S.C. Gastroenterologia, A.S.O. Ordine Mauriziano, Torino; Lidia Rovera, Responsabile Servizio Dietetica e Nutrizione Clinica, A.S.O. Ordine Mauriziano, Torino.

"Si tratta di metodi meno invasivi di quelli utilizzati fino ad oggi – precisa Angelo Pera – Il fiore all’occhiello è costituito da una videocapsula, ossia una capsula grande come una comune pastiglia con una videocamera in grado di registrare la situazione dell’intestino tenue. Ma si segnalano importanti traguardi anche rispetto alla terapia: i farmaci biologici, che hanno dimostrato una migliore efficacia e consentono una remissione più completa della malattia". Inoltre verrà riaffermata l’importanza fondamentale della dieta.

La mattinata del 14 marzo sarà invece dedicata alle malattie cardiovascolari. L’incontro "Le malattie cardiovascolari: quali e come affrontarle" sarà condotto da Paolo Cavallo Perin, Professore Ordinario di Medicina Interna, Università di Torino, e da Mario Costa, Medico di famiglia e segretario provinciale FIMMG. Si parlerà soprattutto di prevenzione e "delle piccole cose che fanno la differenza" per non incappare un queste temibili patologie.

"Una condizione particolarmente sfavorevole, in continuo aumento nella nostra popolazione, è l’obesità, che si associa ad una aggregazione di fattori di rischio (diabete, pressione elevata, alterazione dei grassi nel sangue) correggibili in larga misura con il calo di peso. – spiega Paolo Cavallo Perin - Oggi sappiamo che è sufficiente ridurre il peso del 10% per ridurre il rischio cardiovascolare in modo considerevole. Ed è importante sottolineare che la sorveglianza sulle abitudini alimentari deve iniziare dall’infanzia e proseguire nell’adolescenza e nell’età adulta. Ciò risulta oggi particolarmente importante data la disponibilità di cibo in quantità eccessiva e l’offerta di alimenti ad elevato contenuto di grassi animali, come merendine e prodotti da paninoteca".

"L’inquinamento atmosferico influisce soprattutto sulla mortalità precoce da ictus". Lo afferma Dorino Piras, Assessore alle Risorse Idriche, Atmosferiche ed Energia della Provincia di Torino,. che con Ennio Cadum, Medico Epidemiologo ARPA Piemonte, condurrà l’incontro del 28 marzo "Inquinamento atmosferico: rischi salute?".

Il 4 aprile è la volta di "Psoriasi: cause e manifestazioni", con Maria Grazia Bernengo, Professore Ordinario e Direttore I Clinica Dermatologica, Università di Torino; Giuseppe Angelini, Professore Associato di Psichiatria, Dip. di Neuroscienze, Università di Torino; Luciano Platter, Presidente Associazione Titolari di Farmacia Provincia di Torino. L’incontro verterà su una malattia diffusa che in alcuni casi può portare grandi disagi.

"In Italia circa 1.200.000 persone sono affette da questa patologia che può esordire a qualunque età, ma insorge soprattutto nell’adolescente e nell’adulto giovane e persiste generalmente per tutta la vita. – spiega Maria Grazia Bernengo - La psoriasi si sviluppa in individui geneticamente predisposti e la forma clinica si manifesta con l’esposizione ai fattori scatenanti che possono essere rappresentati da traumi, da incremento ponderale, da infezione delle vie respiratorie, da farmaci, da stress psicologici. Quando la malattia è estesa si accompagna a problemi di tipo relazionale-sociale, problemi economici, depressione nel 30% dei casi ad una significativa invalidità".

Il primo ciclo del 2006 dei Martedì Salute si conclude l’11 aprile con l’incontro intitolato "Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio): una malattia da non sottovalutare", condotto da Mario Pippione, Direttore II Clinica Dermatologica, Università di Torino.

Malattia causata dallo stesso virus della varicella, l’herpes zoster (nome scientifico del fuoco di Sant’Antonio) trova sede nel tessuto nervoso e da luogo ad un intenso dolore. "Compare in maniera improvvisa, nel giro di pochi giorni si assiste all’eruzione cutanea (accompagnata da un bruciore molto intenso) che può localizzarsi nel viso, nel tronco o negli arti. – afferma Mario Pippione - Specialmente nei soggetti anziani, in cui l’incidenza della malattia è decisamente può frequente, quando la manifestazione guarisce può permanere il dolore. Per una cura efficace è necessario che la diagnosi sia il più precoce possibile".

E’ possibile ascoltare le interviste ai relatori e leggere la sintesi degli interventi sul sito: www.martedìsalute.it

Si ringraziano per avere contribuito agli incontri: Assicurazioni Internazionali di Previdenza, Novartis, Acqua S.Bernardo, L’Albergo della Regina Isabella di Ischia

Segreteria organizzativa EXPLAN Relazioni Esterne, 011 6604284

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